Dervisci Rotanti (Istanbul | Turchia)
COSA
Le mistiche danze dei Dervisci Rotanti turchi!
Nell’antica città anatolica di Konya, è vissuto, morto e sepolto il filosofo e mistico Calaleddin Rumi che, sfuggito alle invasioni mongole in Afghanistan, vi trovò rifugio insieme alla famiglia.
Qui, nel 1244, lo stesso conobbe il mistico musulmano sufi Semsi Tebrizi che, esercitando sui suoi studi una profonda influenza, lo spinse a fondare la confraternita dei mevlevi o dervisci danzanti. Nei secoli questi ordini “monastici” fiorirono su tutto il territorio turco influenzando, in epoca ottomana, ogni aspetto della vita politica e sociale del Paese.
Istanbul è stata nei secoli una delle città turche in cui il sufismo si è radicato di più ed è per questo che ci sono numerose mevlevihane … luoghi sacri in cui i sufisti praticano i loro rituali. Galata Mevlevihanesi è uno dei luoghi principali e più autentici dove poter assistere agli spettacoli dei dervisci rotanti.
Al rituale (la sema), guidato da lo seyh (maestro cerimoniere), partecipano ogni volta non più di 18 danzatori vestiti dei loro leggeri abiti bianchi, simboli del distacco e della liberazione da ogni bene e terrena tentazione. Deposti gli ingombranti mantelli, i mistici si abbandonano alla danza roteando su se stessi, e tutti intorno alla sala, volgendo al cielo la mano destra (per ricevere da Dio) e alla terra la sinistra (per donare agli uomini). Il rituale è accompagnato dalla voce salmodiante del cerimoniere e dalla musica ipnotica di flauti turchi tradizionali (nay), violini, timpani di pelle di capra (kudum), piatti di rame (halile) e tamburi.
DOVE
Adagiata sulle sponde del Bosforo, con un profilo segnato da cupole e minareti, Istanbul è una delle città più romantiche e affascinanti del mondo.
Ponte tra Oriente e Occidente, le sue origini risalgono ai tempi di Bisanzio e Costantinopoli, e in seguito la città fu a capo dell’impero ottomano. Oggi Istanbul è il cuore culturale della Turchia, luogo animato e vivace.
In questa vasta città, che si estende su due continenti, potete calcare le vie percorse un tempo da crociati e giannizzeri, ammirare le famose moschee, entrare nell’harem del sultano, abbandonarvi al piacere di un rilassante bagno turco o andare a caccia di preziosi oggetti di artigianato locale perdendosi nei suggestivi labirinti del Kapalı Çarşı (il Gran Bazar), il più grande mercato coperto del mondo.
Ogni angolo della città offre al visitatore l’immagine tangibile delle varie epoche storiche che si sono succedute, in un’atmosfera magica e seducente dove il richiamo dei muezzin dall’alto dei loro minareti si confonde con il suono grave dei clacson dei traghetti che ogni giorno trasportano passeggeri dall’Europa all’Asia.